Weight stigma: cosa è lo stigma sul peso e come si manifesta?

settembre 27, 2019 0 Di Eleonora T.

 

Si conclude oggi la prima settimana di sensibilizzazione relativa al Weight Stigma (stigma sul peso) promossa dalla National Eating Disorders Association (NEDA), la più grande organizzazione no-profit americana dedicata al supporto di persone e famiglie colpite da disturbi alimentari.

Ho cercato anche io nel mio piccolo in questa settimana di sensibilizzare su questa tematica, purtroppo spesso ignorata o poco conosciuta anche da chi si occupa di salute e nutrizione.

 weight stigmaPer prima cosa è importante capire cosa si intenda per weight stigmaLo “stigma sul peso” , conosciuto anche come “grassofobia” (fatphobia) è il pregiudizio e la discriminazione nei confronti di una persona in base al suo peso. E’ l’idea che una persona con un corpo più grasso non abbia il solito valore di una persona con un corpo magro.

Lo stigma sul peso si manifesta tramite credenze, attitudini, e comportamenti negativi nei confronti degli altri in relazione al loro peso e forme corporee. Ad esempio nell’attribuire ad una persona con sovrappeso/obesità mancanza di forza di volontà, stupidità, minor capacità lavorative, incapacità di prendersi cura di se stessi etc.

Perché è importante parlare del weight stigma?

Perché il weight stigma incide negativamente sulla salute sia mentale che fisica delle persone che lo subiscono.

Lo stigma sul peso, che è l’altra faccia della medaglia dell’idealizzazione socio-culturale della magrezza, può aumentare l’insoddisfazione per il proprio corpo, un importante fattore di rischio nello sviluppo di disturbi alimentari. Può aumentare inoltre il rischio di problemi psicologici e comportamentali, portando a flessioni del tono dell’umore, depressione, ansia, e isolamento sociale.

Il weight stigma si manifesta in differenti modi e in differenti contesti: nel prendere in giro una persona obesa insultandola per strada, nel commentare le scelte alimentari di una persona sovrappeso mentre consuma un pasto in un posto pubblico, nell’essere presi in giro dai propri familiari o dai propri amici per le proprie forme corporee o nel subire una costante pressione a mettersi a dieta e a perdere peso da parte della famiglia o di un partner, nell’essere considerati meno capaci o essere adibiti a mansioni inferiori alle proprie competenze per le proprie forme corporee, dall’essere giudicati e non ascoltati dal personale sanitario etc. 

Quali sono gli ambiti in cui si può manifestare più comunemente lo stigma sul peso?

Lo stigma sul peso si può verificare in famiglia, nel gruppo di amici, sul lavoro, nell’assistenza sanitaria, a scuola, sui social media, nell’industria del benessere e del fitness etc.

  weight stigmaIl weight stigma è un fattore di rischio significativo per depressione, ansia, stress cronico, insoddisfazione per le forme corporee e bassa autostima.
Si è visto che le persone che lo subiscono presentano maggiori comportamenti di perdita di controllo con il cibo, abbuffate, alimentazione incontrollata (BED) e maggior rischio di sintomi di disturbi alimentari.

L’internalizzazione dello stigma sul peso e dall’altro lato la spinta sociale alla magrezza colpiscono anche chi oggettivamente ha un peso nella norma.
Q
uesto spesso si traduce in una forte paura di aumentare di peso e in comportamenti disfunzionali volti ad evitare ogni minima oscillazione.

Le persone che si trovano a subire lo stigma del peso spesso provano emozioni di vergogna per come appaiono, per la loro stazza, per il loro stato di salute, per le loro abitudini alimentari.
Alla vergogna si aggiunge la paura di essere giudicati, di essere bullizzati, rifiutati e di chiedere aiuto a dei professionisti per la loro salute mentale o fisica.
Spesso il weight stigma si associa anche a situazioni di estrema solitudine che può nascere dallo stato di isolamento dovuto alla vergogna e alla paura di essere rifiutati per le proprie forme corporee.
Le persone che vivono questo pregiudizio spesso si sentono impotenti: questa sensazione di impotenza spesso è derivata dall’attribuire alle proprie forme corporee e al proprio peso ogni problema della vita o ogni emozione indesiderata. Chi è soggetto a questo stigma spesso può credere di meritarsi di vivere isolato ed emarginato o che sia giusto sentirsi in colpa perché il proprio corpo è sbagliato.

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Che ruolo che possono avere famiglia e personale sanitario nel perpetuare lo stigma sul peso?

Le persone che vivono lo stigma per il peso affermano che questo proviene principalmente dai familiari e dal personale sanitario.

I soggetti che vivono in un contesto familiare dove vi è un continuo fare riferimento a diete e perdita di peso e che vengono presi in giro e ridicolizzati per le loro forme corporee dai membri della famiglia, sono più a rischio di comportamenti estremi di controllo del peso, abbuffate e aumento del peso.

Anche lo stigma che può essere portato avanti dal personale sanitario ha delle implicazioni importanti. Alcuni studi hanno mostrato come gli operatori sanitari quando parlano con pazienti obesi tendono a fornire loro minori informazioni sulla loro salute. Inoltre tendono a passare meno tempo con loro e a considerarli indisciplinati, fastidiosi e poco aderenti al trattamento

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Questo fa si che molte persone evitino il più possibile di rivolgersi al personale medico o che lo facciano molto tardi. Questo ha come risultato mancate diagnosi per problemi di salute e  diagnosi tardive con minori risultati sullo stato di salute della persona. Lo stigma del peso contribuisce in questo modo a peggiorare la salute fisica, indipendentemente dal peso di una persona poiché è lo stigma stesso che spesso impedisce di cercare l’assistenza.